Allergologia

Allergologia

Allergologia

L’allergologia si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie allergiche; la reazione allergica è caratterizzata dall’attivazione del sistema immunitario verso uno specifico allergene, a cui ci si era in precedenza “sensibilizzati”.
I quadri clinici delle reazioni allergiche sono vari: la dermatite atopica (più frequente nell’età pediatrica), la rinocongiuntivite allergica, l’asma, l’orticaria ecc.
L’allergia agli inalanti può predisporre a maggiori infezioni delle alte vie respiratorie; ecco perché con una allergia agli acari della polvere già da ottobre oltre alla classica rinite acquosa si possono sovrapporre raffreddori frequenti con sinusiti. Questo perché i rinovirus trovano “terreno fertile” nelle mucose nasali già infiammate dall’allergia, determinando poi l’infezione.
Esistono poi “cross reattività’” tra allergeni inalanti ed alimentari, soprattutto i vegetali; i soggetti allergici ad esempio alla betulla possono manifestare quella che viene chiamata sindrome orale allergica mangiando la mela, oppure durante la primavera sentire prurito in bocca con il pomodoro crudo; allo stesso modo negli allergici alle graminacee spesso vi è una reazione anche al melone e alla pesca.
Ci sono poi reazioni ritardate da cibo non IgE mediate, in cui ad esempio la manifestazione cutanea come la dermatite o l’orticaria compaiono dopo un periodo variabile dall’assunzione di alimenti “più allergizzanti” ma possono essere dovute anche ad additivi e conservanti. In questo caso i prick test per allergeni alimentari daranno esito negativo e sarà utile valutare i sintomi specifici prima di eliminare molti cibi dalla dieta.
L’orticaria-angioedema invece, è una sindrome complessa, segno di attivazione del sistema immunitario. Oltre all’allergia vanno escluse altre cause tra cui le malattie autoimmuni, come ad esempio la tiroidite di Hashimoto, in cui l’infiammazione è provocata da anticorpi verso cellule sane della tiroide. In molti quadri di orticaria infatti vengono spesso rilevate alterazioni a livello degli esami ematici, con il complemento consumato (C3, C4 ridotti), autoanticorpi tiroidei positivi, ecc.
Sono molteplici gli approcci per gestire questi quadri clinici, partendo sempre da una attenta valutazione del caso.